lunedì 30 marzo 2009





















C'è CRISI e CRISI

Si è soliti conferire al termine crisi un accezione negativa,tuttavia per la sottoscritta, che ha solitamente una visione positivista non è poi cosi' catastrfista l'uso di tale termine, in quanto viene inteso come momento di riflessione, l'arresto ,lo stallo,che portano all'analisi e si spera alla metabolizzazione di cio' che è stato per arrivare a cio che potra' essere
Oggi CRISI è sulla bocca e nelle "penne" di tutti......mai poi come in questo ultimo periodo...allora perche' nn parlarne?
Crisi di valori,crisi etica,crisi economico-finanziaria,crisi in architettura,crisi culturale,crisi mondiale,crisi universale!!CRISI COSMICA!!
Ora partendo dalla radice
crisi:lat.CRISIS,dal gr.KRISIS..Momento che separa una maniera di essere o una serie di fenomeni da altra differente, o anche PIEGA decisiva che prende un affare.
In origine dunque l'accezione della parola è neutra :il punto di svolta a cui allude nn è necessariamnete verso il peggio.Senza crisi nn si risolve la malattia ed una crisi puo' fare nolto,come risvegliare energie sopite.....(ed è questo il suo punto di forza).
Difronte alla crisi si deprime solo chi è convinto di essere sempre stato sano,chi da per scontato che il dopo potra' solo essere peggio del prima.
In fondo nn è la parola stessa a suggerirci l'attteggiamnto ottimale da adottare.....!?!
e cioe'....quello CRITICO?
atteggiamento relativo alla critica alla facolta' di valutare,digiudicare,di esaminare il passato l'immediato presente ed immagginare il futuro.